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LA PUBBLICITA' DEL CIBO SPAZZATURA SI SPOSTA SUL WEB, OBIETTIVO BIMBI

(pubblicato il 11/11/2013)

L'allarme viene da uno studio dell'università di Yale presentato al meeting della American Public Health Association, secondo cui ad esempio nel 2012 su Facebook ci sono stati 6 miliardi di banner pubblicitari. Il rapporto denuncia "pochi miglioramenti" nelle politiche dei ristoranti contro l'obesità infantile e per un corretto stile di vita. Se da una parte molte catene hanno introdotto frutta e verdura nei propri menu, solo 33 delle oltre 5mila combinazioni censite soddisfano gli standard nutrizionali dei bimbi.

Dove poi la "buona volontà" sembra sparire è nel settore pubblicitario. «La spesa in pubblicità delle tre principali catene nel 2012 - spiegano gli autori, coordinati da Jennifer Harris - è stata di 4,6 miliardi di dollari, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente». Oltre alla presenza sui social e sui siti, avvertono gli esperti, è preoccupante anche l'ingresso anche nel mondo della pubblicità sugli smartphone, ad esempio con i cosiddetti "advergames", giochi che promuovono i prodotti.