APP PER DIMAGRIRE SEMPRE PIU' DIFFUSE, E' ALLARME TRA I DIETISTI
(pubblicato il 19/11/2013)
«Dietro tutto questo c'è la ricerca del tutto e subito, si vuole
dimagrire brevemente e con poco sforzo. Questi metodi sono figli del
nostro tempo: le app sono gestibili personalmente e permettono di
evitare il confronto con altre persone,in particolare col medico o
l'operatore sanitario - spiega Giovanna Cecchetto presidente Andid
(Associazione nazionale dietisti italiani) - tuttavia bisogna stare
attenti perché diete standardizzate come quelle proposte non sono
affatto adatte agli adolescenti, ai quali più che un un rigido regime
alimentare serve un supporto educativo».
«Quando arriva nel mio ambulatorio una ragazza di 11-12 anni che vuole
dimagrire - prosegue infatti Cecchetto - non le prescrivo certo una
dieta nel senso classico del termine, ma cerco di "educarla" a
un'alimentazione bilanciata che la faccia stare bene, la aiuto a capire
qual è un peso di riferimento salutare». «C'è tutta una dimensione
psicologica che va esplorata bene e che è direttamente collegata al
desiderio di perdere di peso» chiarisce la presidente Andid, secondo la
quale i ragazzi ricevono messaggi confusi: da una parte c'è la spinta
all'utilizzo di cibi e bevande che diventano quasi dei "must" sociali (è
il caso, ad esempio, di quelli utilizzati per gli happy hours),
dall'altra la tendenza a un'immagine corporea perfetta. «Tutto questo,
unito a scarsa autostima (che nel caso dell'utilizzo di app come quelle
giapponesi che lanciano insulti per spingere a dimagrire sicuramente
peggiora) e magari al desiderio, seppur legittimo, dei genitori di
vederli dimagrire - rileva Cecchetto - può generare una forma di
conflitto perenne tra l'essere a dieta e concedersi degli "strappi"
(spesso pericolosi perché si perde il controllo, si esagera nel mangiare
tutte le cose proibite) che poi fanno sentire in colpa e riprendere da
capo a stare a stecchetto». «L'autogestione della dieta e' importante -
conclude - ma va accompagnata soprattutto nelle prime fasi da
specialisti». (ANSA)