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IPERTENSIONE: DA STUDIO AMERICANO UN SUGGERIMENTO PER LA FARMACIA DEI SERVIZI

(pubblicato il 19/11/2013)

Gli studi, riportati dal Journal of american medical association, hanno analizzato i risultati conseguibili con un sistema di monitoraggio domiciliare della pressione arteriosa: a una parte dei pazienti sono stati installati apparecchi di telemedicina che per 12 mesi hanno inviato al farmacista ospedaliero del team di cura i valori rilevati con l’automisurazione. Gli altri, invece, hanno continuato a essere seguiti secondo le usuali procedure.
 
I risultati si sono rivelati significativi: in un anno, i valori pressori sono risultati sotto controllo nel 71% dei pazienti appartenenti al gruppo in “telemedicina” contro il 53% dell’altro gruppo; gli individui sottoposti a tele monitoraggio, inoltre, hanno dimostrato nel tempo una migliore aderenza alle terapie antipertensive e risultati delle cure più intensi. Non è poco, se si pensa che con gli attuali approcci clinici più di un iperteso su due non è sottoposto a monitoraggio della pressione arteriosa.
 
Grazie al telecontrollo, inoltre, il farmacista ha potuto modificare nel tempo la terapia in base ai valori trasmessi, via telefono o per mail. Non sono state quindi necessarie visite in ambulatorio, perdite di giornate lavorative o attese nei corridoi. Ce n’è abbastanza per una riflessione in chiave farmacia dei servizi.