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SPECIALE COSMOFARMA: A BOLOGNA LA FARMACIA DEL "NOI, CON 18.000 PEZZI DI LEGO

(pubblicato il 02/04/2014)

Perché dietro al “diorama” con il Lego c’è la rappresentazione delle fondamenta etiche della professione, una sorta di centro permanente di gravità che non può essere abbandonato neanche in nome del cambiamento. «Con questo stand» spiega il commercialista Franco Falorni, tra i promotori dell’iniziativa «vogliamo lanciare ai titolari sette parole sulle quali riflettere: Cambiamento, Competitività, Innovazione, Investimenti, Sostenibilità, Imprenditorialità, Tutti. Per gestire il cambiamento occorre essere competitivi, per essere competitivi si deve innovare e a sua volta l'innovazione dev’essere improntata alla sostenibilità (economica, sociale e ambientale). Per cambiare, inoltre, occorre avere uno spiccato profilo imprenditoriale fondato su visione, riflessione, passione e coraggio.

Ma la farmacia è anche “Tutti”, perché fa parte di un sistema universalistico in cui la parola “io” lascia il posto al “noi”, il “pochi” è sostituito da “tutti”. Si parla tanto di sistema, di rete, ma molte volte il sistema e la rete - anche nel mondo cooperativistico - sono viziate da una malattia congenita che si chiama Io».
Di qui l’idea della dei pezzi del Lego. «Il valore etico» prosegue Falorni «si concretizza nel momento in cui la farmacia persegue la propria sostenibilità economica come strumento per sviluppare sostenibilità sociale e ambientale, come valorizzazione professionale e del capitale umano presente nell’azienda».

Queste sono anche le basi del modello di farmacia che intende sostenere il progetto Laboratorio Farmacia Etica: patrocinato da Laboratorio Farmacia (il think tank lanciato da Falorni) assieme a un gruppo di titolari che ne condividono i valori e sostenuto da un pool di aziende, il progetto vuole proporre un nuovo modello di impresa dalla croce verde dalla forte connotazione professionale, che potranno fare proprio tutti i titolari capaci di riconoscersi nei suoi principi fondanti.
«Per tali motivi» conclude Falorni «lanciamo fin da ora un appello a tutti coloro che fanno parte della filiera – farmacie e farmacisti, industria, distribuzione intermedia, società di servizi, commercialisti – perché raccolgano la sfida e partecipino alla costruzione della farmacia etica del terzo millennio, ognuno con il proprio mattoncino di Lego. E ringraziamo anche gli organizzatori di Cosmofarma, che hanno condiviso la voglia di cambiare con dinamismo, concretezza e conoscenza».