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OMEOPATIA: ITALIA TERZO MERCATO EUROPEO MA MANCA ANCORA UNA LEGGE

(pubblicato il 30/04/2014)

Non a caso, il comparto vale ormai un miliardo di euro a livello comunitario, ossia lo 0,7% del mercato farmaceutico europeo e il 7% di quello dei soli medicinali di automedicazione.

L'Italia, in particolare, è il terzo mercato continentale dopo Francia e Germania, con un fatturato annuo di oltre 170 milioni di euro e una platea di consumatori formata da 11 milioni di persone, dei quali tre milioni si possono definire acquirenti abituali. E sono 20mila i medici che prescrivono medicinali omeopatici.
 
I dati arrivano dall’incontro organizzato ieri a Roma da Echamp, associazione no profit che sostiene l'industria europea dei medicinali omeopatici e antroposofici, per confrontarsi con le istituzioni nazionali e la politica sui problemi del settore. «I medicinali omeopatici e antroposofici in Italia stanno diventando una realtà» ha ricordato Fausto Panni, presidente di Omeoimprese «ma il nostro Paese fatica a fare progressi a livello legislativo per soddisfare la domanda e adeguarsi alle direttive europee». Le imprese, in particolare, denunciano gravi ritardi nel percorso che dovrebbe portare alla registrazione di svariate migliaia di prodotti omeopatici secondo gli standard previsti per i farmaci tradizionali: «La mancanza di una legge specifica» ha ricordato ancora Panni «mina la libertà di scelta in tema di salute e nega l'uguaglianza ai cittadini che scelgono di curarsi con l'omeopatia e la medicina antroposofica».
 
Al tema sarà dedicato anche il convegno che Omeoimprese proporrà sabato 9 maggio a Bologna, nella cornice di Cosmofarma 2014.