BASTA SPOT, AVVERTENZE SHOCK: COSI' LA CAMERA PREPARA LA STANGATA AL GIOCO D'AZZARDO
(pubblicato il 06/06/2014)
Ma non solo: il divieto di pubblicità dei giochi sarà totale e chi
sgarra potrà pagare fino a 500mila euro. E perdere concessione ed
esercizio. Con ferrei controlli su chi gioca: si scommetterà solo
inserendo la carta sanitaria e senza aver alcun bancomat a portata di
gioco.
Partiti uniti, aspettando l'Economia
La scena della guerra al GAP, cioé all'azzardo compulsivo, si svolge in
commissione Affari sociali della Camera, dove da otto proposte di legge
iniziali si è arrivati a un testo unico di dodici articoli, relatrice
Paola Binetti dell'ormai frantumata Scelta civica di Mario Monti. Ma le
distanze tra partiti, in questo caso, sembrano non contare. C'è grande
unità in commissione. E neppure il Governo per ora ha frenato, chissà se
l'Economia a suo tempo alzerà la voce. Vedremo dai pareri delle altre
commissioni, a cominciare dalla Bilancio e dalla Attività produttive.
Certamente l'approdo in aula, ancora non calendarizzato, sarà la prova
del nove per capire il destino della legge. Che intanto con i suoi 12
articoli, creerà già tanti dispiaceri. La commissione ha esaminato ormai
10 articoli su 12, dunque è molto avanti. E gli emendamenti approvati
rafforzano l'attacco all'azzardo e l'attenzione sanitaria alle
ludopatie, che sono una malattia da livelli essenziali di assistenza.
Partiti uniti, aspettando l'Economia
Stop agli spot, scommesse solo con la card sanitaria
Il testo adottato dalla commissione si occupa per prima cosa della
tutela delle patologie da gioco compulsivo. Indicando i nuovi servizi
regionali,le esenzioni dalle spese per le prestazioni legate alla
malattia, istituendo un numero verde nazionale, creando un Osservatorio
nazionale al ministero della Salute (non più all'Economia), impegna il
ministero dell'Istruzione per il suo ruolo sui giovani studenti. E poi
assesta i colpi di maglio contro l'azzardo. L'acceso alle macchinette
potrà avvenire soltanto utilizzando la tessera sanitaria, si dovranno
individuare i meccanismi per impedire il gioco ai minori. Tutte le
giocate saranno sotto check: sarà rilevato numero di giocate e somme
scommesse «anche in modo progressivo» dai singoli giocatori. Ogni
videoterminale dovrà mettere in evidenza le avvertenze sui rischi del
gioco per la salute, pena una multa fino a 100mila euro e il sequestro
in caso di recidiva. Tutti i tagliandi dovranno contenere «messaggi» di
avvertenza sui rischi e sui danni possibili.Di più. La pubblicità sarà
del tutto vietata (sia diretta che indiretta). Le sale giochi e
scommesse non potranno nascere entro un raggio di 300 metri da scuole,
ospedali e luoghi di culto. E fino a 100 metri da banche e uffici
postali. Nasce poi un Fondo per la prevenzione e la cura, che sarà
alimentato dall'1% delle percentuali di operatori e concessionari. E un
altro Fondo per le famiglie dei giocatori patologici, che a sua volta
conterà sull'1% delle entrate per le sanzioni a chi viola la legge.
Stop agli spot, scommesse solo con la card sanitaria
Per 5 anni basta nuove macchinette
Attacchi frontali, quelli del testo originario, sottoscritti in pieno
durante i voti in commissione. Anzi, se possibile, rafforzati. Ecco così
il divieto ulteriore per cinque anni di introdurre «nuovi apparecchi o
piattaforme on line» per il gioco d'azzardo «a valere sulle concessioni
già in essere» e anche di nuovi tipi di giochi d'azzardo. E la
possibilità di pagare le vincite alle macchinette solo con moneta
elettronica, con l'obbligo di rilasciare la ricevuta della scommessa
effettuata e della somma vinta «evidenziando la differenza»: se hai
vinto, cioé, o no. E se (e quanto) hai perso, è chiaro.E ancora: i
ticket delle «lotterie istantanee» dovranno riportare le scritte
"cancerogene" come per le sigarette.