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UN ITALIANO SU QUATTRO ASSUME FARMACI ETICI SENZA PASSARE DAL MEDICO

(pubblicato il 25/09/2014)

 Sono alcuni dei dati che emergono da un'indagine condotta da Demoskopea su un campione rappresentativo della popolazione nazionale di età compresa tra 18 e 65 anni. Realizzata per il portale Dottori.it, la ricerca dimostra che la tendenza al “fai da te” è più forte tra i giovani under 24 (il 27% rispetto a una media generale del 23,4%) e riguarda soprattutto alcune specifiche categorie di farmaci: a parte antidolorifici e antibiotici – già citati – spiccano gli antistaminici (28,8%), gli antipiretici (20,3%) e persino gli psicofarmaci (5,9%, che diventa il 10% tra i 25-34enni).
 
L’assurdo è che le persone assumono farmaci etici senza essere prima passate dal medico pur sembrando più o meno consapevoli dei rischi che si corrono: il 29,7% ammette di essere abbastanza imprudente (tra i laureati sono il 34% e tra i giovani fino a 24 anni il 37,5%), un altro terzo si ritiene poco imprudente (34,7%), il 14,4% si dichiara del tutto sicuro delle proprie azioni. «Tra i più giovani» osserva Stefano Carlin, amministratore delegato di Demoskopea «registriamo un uso più disinvolto dei farmaci e del fati da te», mentre sono «più attenti gli adulti e gli anziani: tra gli over 55 l’assunzione di etici senza consulto del medico si abbassa al 18%».
 
Preoccupazione per i dati della ricerca viene invece espressa da Federfarma: «I farmaci con obbligo di ricetta sono tali perché prima di assumerli è sempre opportuno consultare un medico» ricorda la presidente di Federfarma, Annarosa Racca «prima di riprendere dall’armadietto qualche farmaco “avanzato” che il medico aveva prescritto tempo addietro, sarebbe sempre meglio chiedere al proprio curante o al farmacista di fiducia».