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SERVIZI E PICCOLE FARMACIE, DALLE REGIONI UNA NUOVA SENSIBILITA'

(pubblicato il 13/10/2014)

Di più: la controparte ha fatto capire con estrema chiarezza che per le Regioni c’è una stretta correlazione tra sostenibilità dei piccoli presidi e farmacia dei servizi. Perché è convinzione degli assessorati alla Sanità che la partita della deospedalizzazione verrà vinta soltanto se si riuscirà ad attrezzare adeguatamente il territorio nella sua interezza, a partire proprio dalle aree più lontane e remote. Si profila dunque l’eventualità che le piccole farmacie possano diventare un elemento di contrattazione “pesante” nella trattativa che verrà con la Sisac. «Il primo obiettivo di Federfarma rimane il ritorno del farmaco in farmacia» avverte il presidente del Sunifar, Alfredo Orlandi «ma la farmacia dei servizi può aiutarci a rendere insostituibili le piccole farmacie, perché nelle aree in cui operano gli ospedali stanno chiudendo, i distretti sono in smobilitazione e le Uccp costano troppo e desertificano».
 
Sulla stessa direttrice si muove il progetto che è attualmente allo studio del Sunifar siciliano e che era stato presentato in anteprima a Pharmevolution 2014 (Catania, 27-28 settembre): «L’idea» spiega Vincenzo Valvo, presidente regionale dei rurali «è quella di inserire le piccole farmacie nella rete dell’emergenza-urgenza, allo scopo di sgravare i pronto soccorso da codici bianchi e inappropriatezze». Il progetto è ancora allo stato embrionale e verrà presentato alla Regione entro la fine dell’anno, ma l’obiettivo è quello di portare in farmacia le piccole medicazioni e gli interventi infermieristici non complessi. Remunerabili con i risparmi che si otterranno sulla spesa ospedaliera. «Sarà necessario un intervento sulla normativa regionale quindi sarà fondamentale presentarsi con una proposta ben strutturata e completa» avverte ancora Valvo «ma crediamo nella fattibilità del progetto».