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QUINTO RAPPORTO ANNUALE DELL'ANTITRUST EUROPEO: CRESCONO IN UE GLI ACCORDI TRA BRANDED E GENERICISTI

(pubblicato il 15/12/2014)

La pubblicazione testimonia la vigilanza dell’Ue sulle intese tra originator e genericisti che mirano a ritardare l’ingresso sul mercato degli equivalenti alla scadenza dei brevetti. Se l’Antitrust europea ha sanzionato alcuni di questi accordi per violazione delle norme sulla concorrenza, altri invece sono stati tollerati perché “innocui” rispetto alla normativa sulla concorrenza. Di qui la decisione di avviare dal 2008 un monitoraggio di tali patti con tanto di rapporto consuntivo annuale.
 
Nell’ultimo, in particolare, l’Antitrust considerare problematici dal punto di vista normativo soltanto l’11% degli accordi monitorati, perché comportano limitazioni all’ingresso dei generici sul mercato in cambio di trasferimenti monetari dall’originator al genericista. Il fatto che siano considerati problematici non implica, tuttavia, che tali accordi siano vietati dalle norme sulla concorrenza, né che abbiano passato positivamente lo scrutinio Antitrust. Il rapporto, infatti, è una mera analisi statistica e non anticipa eventuali provvedimenti a venire. E’ vero invece che la decisione della Commissione di portare avanti uno scrutinio periodico su tali accordi non ha in alcun modo impedito o frenato le aziende dal continuare a concludere questo tipo di accordi.