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DECRETO STABILITA', SARANNO I GOVERNATORI A DECIDERE DOVE TAGLIARE

(pubblicato il 16/01/2015)

Questo almeno è il “nuovo corso” tracciato dai governatori nella Conferenza delle Regioni di ieri: «Abbiamo affrontato il tema dei tagli di 4 miliardi, che in realtà sono 5 miliardi e 670 milioni se consideriamo le misure che venivano dalle precedenti manovre» ha detto ai giornalisti il presidente della Conferenza, Sergio Chiamparino «abbiamo discusso di alcune ipotesi, con l'obiettivo di arrivare a un'intesa. Noi siamo parte dello Stato e quindi è nostra responsabilità farci carico dei tagli, anche se non condivisi». E’ la strada che ieri aveva caldeggiato il presidente della Toscana, Enrico Rossi, in una lettera inviata allo stesso Chiamparino: «E' a mio avviso essenziale» aveva scritto «che la Conferenza delle Regioni chieda e ottenga dal Governo la possibilità di gestire il complesso della manovra che ricade sul bilancio 2015». In questo modo, avvertiva Rossi si potranno «scaricare gli effetti dei tagli sulla spesa sanitaria e sulle altre politiche di spesa, affiancandoli a un processo di riorganizzazione dei sistemi sanitari regionali in grado di determinare una razionalizzazione della spesa senza che vi sia scadimento delle prestazioni».
 
Prima di mettere mano alle forbici, tuttavia, le Regioni vogliono vedere un’altra volta il Governo, per un chiarimento sulla cornice in cui andranno impartiti i tagli. «Occorre una precisazione normativa sul cosiddetto patto verticale» ha detto ancora ieri Chiamparino «perché essendo del valore di 1 miliardo può essere fondamentale ai fini della ripartizione». Meno di due settimane per la risposta.