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ACQUISTARE FARMACI ONLINE: RICERCA INGLESE CONFERMA I RISCHI

(pubblicato il 02/02/2015)

 L’indagine è stata pubblicata ai primi di gennaio sulla rivista Internal journal of clinical pharmacology e gli autori sono un team di farmacologi dell’università dell’East Anglia: in sostanza, i ricercatori hanno catalogato 113 siti di “e-pharmacies” attraverso tre distinte ricerche su Google con le parole chiave diazepam, fluoxetina e simvastatina. I siti sono stati quindi passati al setaccio, con risultati non proprio esaltanti: più di tre su quattro, per cominciare, non risultavano autorizzati; tra i 25 siti che proponevano in vendita il diazepam, soltanto otto prevedevano tetti alle quantità acquistabili; fluoxatina e simvastatina potevano essere acquistate anche in partite da 200 confezioni; infine, alcuni siti proponevano sconti proporzionali all’entità dell’ordine. «In altri termini» commenta Bassam Al-Won, uno dei ricercatori «è forte il rischio che si sviluppino dipendenze fisiologiche o psicologiche da abuso di benzodiazepine».
 
Per gli autori dello studio sarebbe auspicabile che l’acquirente di farmaci on line si rivolgesse soltanto a siti autorizzati, ma di fatto non è poi così facile distinguere legalità e illegalità: i loghi di riconoscimento possono essere facilmente falsificati, si rivela invece più attendibile l’eventuale richiesta della ricetta medica in caso di acquisto on line di un etico (la pretende l’81,5% dei siti autorizzati e solo il 13% di quelli che non lo sono). Non sono invece indicative le indicazioni con cui solitamente viene presentato il prodotto (tendono a essere maggiori proprio sui siti irregolari) e l’eventuale presenza di questionari per valutare i motivi dell’acquisto: niente garantisce che i formulari vengano dopo riletti da un medico.