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IPASVI, GLI INFERMIERI: LA SALUTE NON E' UN PRODOTTO CUI FA BENE LA CONCORRENZA

(pubblicato il 11/02/2015)

E ancora meno può essere lasciata alla libertà, spesso poco informata, di chi non si deve occupare di curarla ma solo di stare meglio, cioè il cittadino». Il farmacista, continua, «è il professionista che può guidare il fai-da-te del paziente in modo più preciso e immediato. Per questo credo sia più che opportuna un’ulteriore riflessione sulle misure del ddl concorrenza, anche perché purtroppo il livello di educazione sanitaria oggi nella comunità è quasi assente. Abbandonare la strada del sostegno informativo e della capacità di compliance del cittadino» conclude Silvestro «comporta impatti - e quindi costi –sul livello di salute dei cittadini».