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FARMACIA, NON E' L'EUROPA CHE VUOLE LA RICETTA AL SUPERMERCATO

(pubblicato il 17/02/2015)

 La posizione espressa dall’istituzione europea che chiede di “evitare danni ai pazienti“ si pone in linea con quanto espresso dalla Corte di Giustizia Europea nella sentenza in cui affermava che “ …La normativa.. . che riserva alle sole farmacie, la cui apertura è subordinata a un regime di pianificazione, la distribuzione dei farmaci soggetti a prescrizione medica, compresi quelli che non sono a carico del SSN, bensì vengono pagati direttamente dall’acquirente, è atta a garantire la realizzazione dell’obiettivo di assicurare un rifornimento di medicinali alla popolazione sicuro e di qualità nonchè, pertanto, la tutela della salute.”
 
Non è vero, quindi, che l’Europa chiede di deregolamentare la distribuzione dei farmaci con ricetta.
 
I grandi gruppi commerciali, che vogliono vendere anche i farmaci con ricetta nei supermercati, non sono affatto interessati a mantenere una rete di presidi sul territorio per agevolare l’accesso al farmaco dei cittadini ovunque abitino. D’altronde i numeri parlano chiaro: la grande distribuzione ha aperto corner che vendono farmaci in meno del 10% dei punti vendita esistenti, evidentemente stimando poco remunerativo aprirne altri dove non guadagnerebbe abbastanza. Le farmacie, invece, effettuano il servizio anche nelle zone commercialmente meno appetibili: continuare a depauperare la rete delle farmacie con ulteriori misure di deregolamentazione costituirebbe un gravissimo danno per i cittadini, a cominciare da quelli più fragili che al grande punto vendita neanche possono arrivarci.