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IL GOVERNO VARA IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (DEF): I PROVVEDIMENTI CHE RIGUARDANO LA SANITA'

(pubblicato il 13/04/2015)

Il Ssn non recupererà l’anno prossimo i 2,3 miliardi del Fondo sanitario nazionale lasciati per strada quest’anno a causa della Legge di Stabilità. E’ forse l’unica notizia spiacevole che arriva dal Def, il Documento di economia e finanza licenziato ieri in serata dal Consiglio dei ministri. Il testo, infatti, promette di destinare alla Sanità nel 2016 113,1 miliardi di euro, esattamente 2,3 miliardi in meno rispetto ai 115,4 che invece garantiva il Patto per la Salute. Morale: anche nel 2016 le farmacie si ritroveranno con un budget per la farmaceutica territoriale inferiore a quanto preventivato l’estate scorsa nel Patto.

Se non altro, nel Def i titolari possono trovare anche di che consolarsi. Per esempio, cala il budget ma i tetti di spesa non vengono toccati, al contrario di quello che in un primo tempo si era ventilato: «il tetto della spesa farmaceutica territoriale è fissato all’11,35%» si legge nel Def, «quello della spesa farmaceutica ospedaliera è fissato al 3,5% del Fondo sanitario nazionale».
 
Quanto alla pressione fiscale, infine, il Governo ha smentito le voci che vorrebbero nuove tasse. Se serviranno altre risorse, è il messaggio, si recupereranno dalla spending review («È scandaloso che esistano ancora così tante differenze fra Regione e Regione sul costo di una siringa» ha detto ieri sera Renzi) o da tagli di spesa: « Non è normale ci siano Regioni con sette province e 22 aziende sanitarie» ha detto ancora il premier «per me è un’esagerazione. Se d’accordo, siamo in condizione di ridurre il numero delle poltrone dei supermanager e procedere con i costi standard». Vedremo se le promesse verranno mantenute.