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FEDERFARMA A MONTECITORIO: FARMACIE DA SOSTENERE

(pubblicato il 09/07/2013)

Quattro richieste e un avvertimento: in assenza di interventi capaci di invertire la tendenza, le farmacie non saranno in grado di mantenere a lungo gli attuali standard qualitativi del servizio, causa il progressivo peggioramento della loro situazione economica.
 
L’incontro rientrava nel giro di consultazioni programmato nell’ambito dell’indagine sulla sostenibilità del Ssn, lanciata congiuntamente un mese fa dalle due Commissioni di Montecitorio. Nel suo contributo il sindacato titolari (all’audizione con la presidente, Annarosa Racca, il segretario nazionale, Alfonso Misasi, e il presidente del Sunifar, Alfredo Orlandi) si è sforzato di offrire una fotografia dettagliata e aggiornata dei problemi che gravano sul servizio farmaceutico. Per prima cosa un confronto tra la governabilità della spesa farmaceutica convenzionata (per merito principale delle farmacie) e l’ingovernabilità di quella di ospedali e Asl. Quindi una panoramica delle ombre che accompagnano la distribuzione diretta e delle disparità che provoca sui Lea per quanto concerne l’accesso al farmaco. Infine un affondo sul Pht e sull’uso meramente economico dello strumento, ripetutamente censurato dal Tar negli ultimi mesi.
 
Dall’analisi dei problemi l’elenco delle soluzioni che si traducono in altrettante richieste: va modificato il sistema di remunerazione delle farmacie, per riportare sul territorio la distribuzione diretta; occorre passare al setaccio il Pht per individuare quei farmaci di uso ormai consolidato che non hanno più ragione di restare negli elenchi della diretta; va avviata la farmacia dei servizi attraverso il rinnovo della Convenzione con il Ssn, da avviare con l’apertura del tavolo di trattativa.
«Abbiamo ricordato che cosa fanno le farmacie e quanto sono cruciali per il Paese» commenta la presidente di Federfarma, Annarosa Racca «la sostenibilità del Ssn passa anche da loro». «Da parte delle Commissioni abbiamo ricevuto attenzione e ascolto» aggiunge il presidente del Sunifar, Alfredo Orlandi «è un clima nettamente diverso rispetto a quello della precedente legislatura».