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PATTO PER LA SALUTE: C'E' L'INTESA PRELIMINARE TRA GOVERNO E REGIONI

(pubblicato il 19/07/2013)

Dal quale i governatori escono con un “pagherò” firmato dal ministro per gli Affari regionali, Del Rio, e da quello della Salute, Lorenzin, del valore di due miliardi, quelli necessari a cancellare i ticket programmati per il 2014 dalla Manovra Tremonti di due anni fa. «L’avevamo posto come condizione sostanziale per aprire il tavolo» ha ricordato all’uscita il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani «per noi la discussione riparte il 24 luglio con il Fondo sanitario 2014 più due miliardi». «Portiamo a casa risultati significativi» ha aggiunto Luca Coletto, assessore alla sanità del Veneto nonché coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni «perché il ministro Lorenzin ci ha assicurato che i 2 miliardi di nuovi ticket previsti per il 2014 non ci saranno e l'importo verrà coperto con fondi governativi».

A dire il vero, le amministrazioni regionali di condizioni per aprire la trattativa sul nuovo Patto ne avevano poste diverse. Su tutte però s’è trovata un’intesa. «Il Governo si confronterà con noi sul merito delle diverse questioni che dovranno essere affrontate dal nuovo Patto» hanno spiegato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l’assessore alla Sanità Franco Tomassoni «dalle cure primarie all’assistenza ospedaliera e al riassetto del territorio; dalla definizione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza, vecchi ormai di 10 anni, al fondo per la non autosufficienza e per l’integrazione socio-sanitaria, che dovrà tener conto del tema dell’invecchiamento e della cronicità». Ma nell’elenco ci sono anche le risorse per l’atto di indirizzo riguardante il rinnovo dei contratti collettivi e delle convenzioni nazionali, dalla medicina di famiglia alle farmacie.

E a proposito di farmacie, al tavolo che si apre mercoledì verrà messo sul tappeto anche il nuovo ruolo dei presidi in chiave deospedalizzazione e servizi, una delle priorità del ministro Lorenzin. Che sull’incontro di oggi con le Regioni esprime gli stessi apprezzamenti dei governatori. «Abbiamo registrato grande disponibilità da parte delle Regioni a riprendere un percorso che era stato interrotto» ha detto «e ci siamo dati un metodo di lavoro. Il Fondo sanitario nazionale non può più sopportare tagli lineari, ma dobbiamo anche lavorare con le Regioni per rendere più efficiente il sistema». Da mercoledì si entra nel vivo.