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Lotta alla zanzara tigre

(pubblicato il 06/05/2019)

 

Le epidemie di chikungunya del 2007 in Romagna e del 2017 nel Lazio evidenziano la possibilità di avere, anche alle nostre latitudini, patologie portate dalla zanzara tigre. Si tratta di casi importati, ovvero riferiti a cittadini che si sono esposti in Paesi esteri dove queste malattie sono endemiche, che, se non controllati, possono costituire un rischio sanitario.

E' accertato che la zanzara tigre depone le uova (fino a 300 - 400 per insetto) in piccoli contenitori che periodicamente si riempiono di acqua (come, ad esempio a seguito di precipitazioni meteorologiche), e che nel giro di pochi giorni da queste si sviluppano le larve e successivamente gli insetti adulti.

La circolazione dei virus che causano queste malattie è stata tenuta finora sotto controllo dalla collaborazione e dal lavoro sinergico dei Comuni e delle Aziende AUSL che attuano quanto previsto dai piani regionali.

Ordinariamente, il programma di lotta prevede lo svolgimento di trattamenti larvicidi delle caditoie stradali e di quelle site nelle aree private.

I trattamenti adulticidi invece sono previsti solo in caso di infestazioni particolarmente intense e/o in siti sensibili quali scuole, ospedali, strutture residenziali protette, ecc. (su indicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL). Questo tipo di trattamento dovrebbe, infatti, essere considerato eccezionale e limitato a pochi e sporadici interventi per evitare fenomeni di resistenza.

In caso di emergenza sanitaria viene attivato il piano straordinario di lotta sia nelle aree pubbliche, mirato a limitare la riproduzione della zanzara con trattamenti notturni di disinfestazione sia il coinvolgimento delle aree private situate nei pressi dell'abitazione dell'ammalato.

Per ridurre al massimo il rischio a cui siamo esposti occorre uno sforzo coordinato che inizia già nei mesi primaverili.

Le aree private costituiscono la maggior parte dei siti a rischio, è quindi fondamentale che ogni singolo cittadino, enti, istituzioni, società, aziende, ospedali, centri e associazioni sportive, amministratori condominiali provvedano alla rimozione di tutti i potenziali focolai larvali (tutti i possibili ristagni d'acqua) e al trattamento con larvicidi di quelli che non possono essere eliminati (tombini, caditoie, pluviali delle grondaie, ecc.) mettendo in pratica alcune semplici norme di comportamento indicate nell’Ordinanza Comunale.

Queste azioni sono efficaci sia nei confronti della zanzara tigre che della zanzara comune, potenziale vettore di West Nile virus. Tale virus, anche se risulta asintomatico nell'80% delle persone che ne vengono in contatto, può causare febbre o addirittura complicanze importanti in persone debilitate, come è successo durante l'estate scorsa.

Fondamentale è ricordarsi che una delle azioni più efficaci nei confronti di entrambi i tipi di zanzare è la protezione individuale: installazione di zanzariere, emanatori, ai repellenti cutanei, ai vestiti lunghi e chiari quando si staziona all'aperto.

Consideriamo che esistono in natura dei competitori naturali: uccelli, pesci, anfibi, pipistrelli, ecc. E' importante quindi non ostacolare tali predatori naturali.

Su questi temi è' in programma un incontro informativo, con distribuzione gratuita di prodotto larvicida, il 16 maggio 2019 alle ore 17:30, presso la Galleria Europa di Piazza Grande 17.


(Fonte: Comune di Modena)

        


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