(pubblicato il 27/08/2018)
È noto, purtroppo, che il nostro Paese è maglietta nera in Europa per l’enorme numero di casi di resistenza antimicrobica e che, dai dati in possesso sia del nostro Governo che dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tale situazione non sembra essere migliorata nel corso degli ultimi anni.
Cosa significa? Significa che alcuni Paesi stranieri hanno iniziato a boicottare i prodotti alimentari italiani, lamentando la scarsa tracciabilità dei trattamenti a cui vengono sottoposti gli animali. Scarsa tracciabilità che faciliterebbe le frodi alimentari e la contaminazione dei prodotti, di cui viene pesantemente messa in discussione la qualità.
Da qui la necessità di passare alla ricetta elettronica veterinaria, considerata d’importanza fondamentale per operare controlli efficaci sul consumo di antibiotici e di altri farmaci destinati ad animali utilizzati alla produzione di alimenti.
I medici veterinari sono già abilitati all'utilizzo della piattaforma elettronica predisposta a tal fine. I farmacisti potranno iniziare ad uniformarsi alla nuova legge in materia a partire dal mese di settembre: si tratta a tutti gli effetti di ricette che possono essere normalmente evase purché datate, timbrate e firmate dal medico veterinario. Fino all’implementazione della piattaforma definitiva - che porterà ad una sostanziale semplificazione delle modalità di gestione e conservazione delle ricette - non cambiano le regole ad oggi in essere, da applicare alle ricette tradizionali e alla nuova modulistica stampata, e i proprietari di animali da compagnia potranno ottenere i farmaci prescritti senza limitazioni.
Per saperne di più:
www.ricettaelettronicaveterinaria.it